Echo of Danses (p.1)

The first performance of “Echo of Dances” is a symbolic compositional path and table in honor of Claude Debussy who in his language and in various pieces composed for chromatic harp using six-tone scales and beautiful changes of color, emotions and scene, in particular in Sacred and Profane Dances. The table will be played in the future in various formations of musicians from string quartet and chromatic harp, to jazz ensembles and much more.

La prima perfomance di “Echo of Dances” è un percorso e tavola compositiva simbolica in onore di Claude Debussy che nel suo linguaggio e in vari brani ha composto per arpa cromatica usando le scale esatonali e bellissimi cambi di colore, emozioni e di scena, in particolare Danses Sacrées et Profanes. La tavola verrà suonata in futuro in varie formazioni di musicisti da quartetto d’archi ed arpa cromatica, ad ensemble jazz e molto altro. 

To honor the creative and exponential process of a great composer, “Echo of Dances” was born to be reborn each time in different guises, like an unexpected surprise, the freshness of classical harmonies with a jazz character and language.

Per onorare in processo creativo ed esponenziale di un grande compositore, “Echo of Dances” nasce per rinascere ogni volta in vesti differenti, come una sopresa inaspettata, la freschezza delle armonie classiche con un carattere ed un linguaggio jazzistico. 

Over the decades they have asked me to play the original piece with historical harps with the 5/7 Pleyel system, I have always declined because symbolically the chromatic harp has evolved, it has changed crossing system to the 6/6 system of Jean Henri Pape, I too have evolved from the classical world to jazz, and I like to re-propose Claude Debussy’s compositional thought in a new way, with new codes respecting his atmosphere, but giving the opportunity to get to know this composer better. It’s a challenge for some to step outside the margins, but together if you want we will do it.
To the Beauty of Debussy’s musical thought.

Nei decenni mi hanno richiesto di suonare il brano originale con arpe storiche con sistema 5/7 Pleyel, io ho sempre declinato perchè simbolicamente l’arpa cromatica si è evoluta, ha cambiato sistema d’incrocio nel sistema 6/6 di Jean Henri Pape, anch’io sono evoluta dal mondo classico al jazz, e mi piace riproporre il pensiero compositivo di Claude Debussy in un modo nuovo, con nuovi codici rispettando la sua atmosfera, ma dando la possibilità di conoscere meglio questo compositore. é una sfida per alcuni uscire fuori dai margini, ma insieme se vorrete lo faremo.
Alla Bellezza del pensiero musicale di Debussy.